I motori di ricerca consentono di effettuare due tipi fondamentali di ricerca
basati sulle immagini:
-
ricerca di immagini: la ricerca di un’immagine corrispondente a una
data descrizione testuale -
ricerca per immagini: la ricerca di un’immagine corrispondente a una
data immagine
Ricerche di/per immagini fisse
Tineye.com consente di
cercare immagini sulla base di un’immagine campione ed è in grado di rilevarne
anche versioni più grandi, troncate o manipolate.
Esempio: il caso della presunta “escort”
Nel 2011 Tio.ch ha pubblicato la
storia
di una donna del Luganese che dice che le sue foto provocanti
“sono finite in un sito internazionale di escort. La ragazza ha giurato a
20minuti di non saperne nulla e ha riferito di essere vittima di hacker”
che “hanno creato questa falsa identità” e ora è in corso una lotta
“per far cancellare questi siti”.L’articolo era corredato da una di queste fotografie della donna, con il volto
debitamente oscurato in modo da renderlo in teoria irriconoscibile. Ma Tineye
ha trovato online la versione non mascherata e il sito internazionale di
escort in questione, dal quale è stato possibile risalire al probabile numero
di cellulare della donna.
La ricerca per immagini di Google (images.google.com) e quella di Bing (bing.com/?scope=image) permettono di cercare immagini in base a una descrizione testuale oppure di
sottoporre al motore di ricerca un’immagine campione per scoprire se esistono
immagini simili.
La ricerca per immagini di Google consente inoltre di caricare una foto e poi
selezionarne una porzione specifica in modo da chiedere a Google immagini che
corrispondano soltanto a quella specifica porzione dell’immagine. Questo
consente di selezionare per esempio un edificio caratteristico in una foto panoramica e chiedere a
Google di identificarlo allo scopo di localizzare la fotografia.
In Google esiste anche una pagina di ricerca immagini avanzata, presso
www.google.com/advanced_image_search, che offre grosso modo gli stessi criteri di selezione offerti dalla ricerca
avanzata testuale (sequenza esatta, esclusione, alternative) più altri criteri
specifici per le immagini:
- dimensioni
- proporzioni (alta, quadrata, larga, panoramica)
-
colore (qualsiasi, a colori, in bianco e nero, trasparente, contenente un
colore specifico) - tipo (volto, foto, clipart, disegno, animazione)
- area geografica
- sito o dominio ospitante
- SafeSearch (filtraggio di immagini non adatte ai minori)
- formato di file (JPG, GIF, PNG, BMP, SVG, WEBP, ICO)
- diritti di utilizzo
ImageRaider.com è simile
a Tineye, ma offre in aggiunta un servizio di monitoraggio, allertando
l’utente quando trova un sito che ha pubblicato un’immagine sufficientemente
simile a quella che gli è stata data come campione.
Karmadecay.com identifica
soltanto le immagini pubblicate sul social network Reddit ed è utile per
identificare l’origine di memi e immagini controverse.
Google propone anche Vision AI (Cloud.google.com/vision), la cui
sezione Web rivela le pagine che contengono una specifica immagine. Il servizio talvolta
fornisce anche informazioni sul copyright dell’immagine.
Esiste inoltre l’estensione per Google Chrome denominata
RevEye Reverse Image Search, che consente di effettuare ricerche per immagini con un semplice clic in
Google, Yandex, Bing, TinEye e Baidu.
Ricerche di video
Per quanto riguarda i video,
Youtube ha una funzione di
ricerca molto sofisticata, che consente l’uso di operatori simili alla ricerca
di Google:
- intitle: ricerca solo nei titoli
- +[parola]: parola che deve essere presente
- -[parola]: parola da escludere
- “[sequenza]”: sequenza esatta di parole da cercare
- *: parola jolly in una frase
- [parola/frase], channels: ricerca solo nei canali
- [parola/frase], show: ricerca solo nei programmi
-
[parola/frase], short: ricerca solo nei video fino a 4 minuti di
durata -
[parola/frase], long: ricerca solo nei video che durano almeno 20
minuti - [parola/frase], 4k: ricerca solo nei video in formato 4K
- [parola/frase], HD: ricerca solo nei video in alta definizione
- [parola/frase], cc: ricerca solo nei video con sottotitoli
-
[parola/frase], creativecommons: ricerca solo video sotto licenza
Creative Commons - [parola/frase], 3D: ricerca solo nei video 3D
- [parola/frase], live: ricerca solo nei video dal vivo
- [parola/frase], purchased: ricerca solo nei video acquistati
- [parola/frase], spherical: ricerca solo nei video con visuale a 360°
-
[parola/frase], hour / today / week / month /
year: ricerca solo nei video pubblicati nell’ultima ora / oggi /
questa settimana / questo mese / quest’anno
Questi operatori sono combinabili tra loro separandoli con virgole, per
esempio per ricerche come questa:
La ricerca in Youtube consente anche di filtrare i risultati in base alla
pertinenza, al numero di visualizzazioni e al numero di “mi piace”.
Si può inoltre utilizzare l’add-on
InVID
(per Firefox o Chrome), che estrae metadati e keyframe.
L’importanza dei video nella disseminazione di disinformazione è tale che
Amnesty International offre uno strumento apposito: il sito
Youtube DataViewer, che estrae da un video di Youtube i seguenti dati:
- la descrizione del video
- l’ID del video
-
la data e l’ora di caricamento (UTC), utile per sapere quale versione è
l’originale o se un video risale a prima della data dichiarata degli eventi
mostrati -
fotogrammi singoli, pronti per essere inviati alla ricerca per immagini di
Google.
Analisi forense di immagini
Le immagini trovate possono essere analizzate dal punto di vista tecnico tramite siti
come
Fotoforensics.com e
Hackerfactor.com, ai
quali è possibile inviare una foto per scoprire se è stata manipolata
aggiungendo, deformando, ricolorando o sottraendo elementi.
I dati tecnici delle fotografie, ossia i dati EXIF (tipo di fotocamera, data e
ora di scatto, geolocalizzazione e altri), possono essere rivelati tramite
siti come Exifdata.com.
Esistono inoltre servizi professionali, come per esempio
Tungstène (presso
www.exomakina.fr), usati dalle testate giornalistiche, che svolgono analisi matematiche più
approfondite sulle fotografie e consentono di rivelare ritocchi e correzioni
spesso impercettibili anche per l’occhio esperto, come le “clonazioni” di
porzioni di immagini.
Le fotografie sintetiche generate da software di intelligenza artificiale, come per esempio Stable Diffusion, DALL-E o Midjourney, possono essere riconosciute usando servizi come
HiveModeration.com,
che usano sofisticate
analisi matematiche per rivelare dettagli ed errori che sfuggono all’occhio
umano.
@VickijEth con Midjourney 5.
13. Altri archivi e motori di ricerca specialistici