Alcuni motori di ricerca e alcuni siti di Internet restituiscono risultati
differenti anche in base al tipo di browser o sistema operativo o dispositivo
utilizzato.
Un esempio piuttosto celebre è quello dei siti per le prenotazioni dei voli,
che offrono tariffe differenti in base al fatto che l’utente stia usando un
Mac oppure un PC; un altro è costituito dai siti-truffa, che mostrano
contenuti innocui se visitati con un normale computer ma presentano delle
pagine-esca se visitati con uno smartphone.
Si può eludere questa personalizzazione in almeno due modi:
- cambiando un parametro del proprio
browser, lo user agent, ossia il modo in cui il browser si identifica
presso il sito visitato, in modo da far credere al sito visitato che il proprio browser sia differente, per esempio di uno smartphone invece che di un computer; - usando un sito che offra un browser remoto.
Modifica dello user agent
Quando un browser visita un sito, gli passa infatti una serie d’informazioni
sulla propria natura (nome e versione del browser, tipo di sistema operativo,
dispositivo, lingua, eccetera). Il sito si fida delle informazioni ricevute,
per cui è possibile impostare il browser per far credere al sito di essere
visitato da un dispositivo diverso da quello reale (per esempio un iPhone
quando in realtà si sta usando un PC Windows).
La procedura d’impostazione varia da browser a browser: le istruzioni
specifiche sono disponibili nella guida d’uso dei rispettivi browser.
-
In Safari, per esempio, si va in Preferenze – Avanzate e si attiva
Mostra menu Sviluppo nella barra dei menu. Fatto questo, la barra dei
menu acquisisce una voce supplementare, Sviluppo, dalla quale si può
scegliere lo user agent da simulare. -
In Firefox si può andare nella configurazione manualmente oppure installare
User Agent Switcher: fatto questo, basterà cliccare sull’icona di questo Switcher per
selezionare lo user agent desiderato.
Browser remoto
Un altro approccio per simulare provenienze e dispositivi differenti da quelli
reali è
Browserling, un
sito che mette a disposizione un’interfaccia attraverso la quale si può
comandare da remoto un browser (Internet Explorer, Google Chrome, Firefox, Opera o Safari
in varie versioni) di un computer virtuale Windows (XP, 7, Vista, 8, 10) o di
un dispositivo Android (in varie versioni). Il servizio gratuito ha un limite di
tre minuti, che scompare se si sottoscrive un abbonamento (che include anche
altri browser e sistemi operativi).
Questa tecnica ha inoltre un notevole beneficio di sicurezza, dato che la
navigazione viene effettuata dal browser remoto e il dispositivo dell’utente è
solo un visualizzatore di quel browser: questo significa che qualunque
contenuto pericoloso o infettante dei siti visitati avrà effetto soltanto sul
browser remoto e lascerà intatto il dispositivo dell’utente.
9. Monitoraggio automatico con Google Alerts